“L’ho anco veduto secondo che il capriccio o ghiribizzo lo toccava [...] venirsene dritto a le Grazie ed asceso sul ponte pigliar il pennello ed una o due pennellate dar ad una di quelle figure, e di solito partirsi e andar altrove”. Così, nel 1497, Matteo Bandello fornisce una preziosa testimonianza di come Leonardo lavorasse attorno al dipinto dell’
Ultima Cena nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie e cioè di un modo di dipingere fatto di continui ripensamenti, aggiunte e piccole modifiche, che lo fece propendere per una tecnica a secco al posto dell’affresco.
Proprio questa scelta fu all’origine dei primi problemi di conservazione del dipinto che, nonostante tutto, e dopo essere miracolosamente sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, è oggi una delle opere d’arte più famose e visitate al mondo.
Se avete
bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni e volete conoscere il capolavoro di Leonardo e il suo metodo di lavoro, ecco le ultime occasioni di partecipare alle nostre visite con laboratorio per famiglie.
Le attività si svolgono
domenica pomeriggio dalle 15.30 alle 17.00 circa: dopo la visita guidata al dipinto svolta tutti insieme, bambini e ragazzi si fermeranno in aula didattica per il laboratorio, mentre gli adulti visiteranno con una guida la basilica di Santa Maria delle Grazie.
Per ulteriori informazioni scrivete a
info@spazioaster.it